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2009 dal 5 al 12 Aprile

8a SETTIMANA MONDIALE della Diffusione in Rete Internet nel MONDO de

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L'ARGOMENTO DI OGGI

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dai GIORNALI di OGGI

Berlusconi: "Voto sì al referendum

La Carta? Modifiche anche senza Pd"

Il premier e la consultazione del 21 giugno: "Non sono masochista. Vi sembra che io possa oppormi?"

"Non è necessaria l'opposizione

per riformare la costituzione"

Veronica Lario: "L'uso delle donne

per le Europee? Ciarpame senza pudore"

La moglie del premier: "Voglio che sia chiaro che io e i miei figli siamo vittime e non complici"

"potere senza ritegno offende le donne"

Pdl e Europee: fuori "la rossa" Sozio,

dentro l'attrice ed ex tronista Ferranti

TRA "recuperati" Bonsignore, Iva Zanicchi, Albertini, Gargani, Zappalà, Antoniozzi.

2009-04-29

Ingegneria Impianti Industriali

Elettrici Antinvendio

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Dalessandro Giacomo

SUPPORTO ENGINEERING-ONLINE

 

L'ARGOMENTO DI OGGI

 

Dal sito di Repubblica

CORRIERE della SERA

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http://www.corriere.it

2009-04-29

"Non è necessaria l'opposizione per riformare la costituzione"

Berlusconi: "Voto sì al referendum

La Carta? Modifiche anche senza Pd"

Il premier e la consultazione del 21 giugno: "Non sono masochista. Vi sembra che io possa oppormi?"

Berlusconi a Varsavia (Epa)

Berlusconi a Varsavia (Epa)

VARSAVIA - "La risposta è ovvia". Silvio Berlusconi prende posizione in vista del referendum del 21 giugno sulla legge elettorale. "Non sono masochista" confida ai cronisti rientrando in albergo a Varsavia dopo la cena conclusiva del vertice intergovernativo Italia-Polonia. "Il referendum - spiega - dà il premio di maggioranza al partito più forte. V vi sembra che io possa votare no? Va bene tutto, ma non si può pensare di essere masochisti".

LEGA SCONTENTA - Il premier precisa che la questione aperta con il referendum "non l'abbiamo posta noi, ma si può domandare all'avvantaggiato di votare no ad un vantaggio che altri gli regalano e che potrebbe essere confermato dal popolo?". A chi gli fa notare che la Lega Nord, alleata del Pdl, è contraria al referendum, il premier risponde: "Ci credo, anche io se fossi leghista non sarei d'accordo".

CARTA - E le riforme costituzionali?. "Non c'è un solo articolo nella Costituzione - sostiene il presidente del Consiglio - che dica che è necessario il concorso dell'opposizione". "La maggioranza è sempre aperta ad una discussione e a un confronto fresco con l'opposizione" premette Berlusconi, che però aggiunge: "Strano che da parte dell'opposizione oggi arrivino certe richieste", come quella di cambiare la Costituzione solo con il suo accordo. A questa affermazione Berlusconi "obietta" che, tanto per iniziare, "non c'è una norma che preveda questo"; secondo, che è la stessa Costituzione a prevedere modalità di cambiamento e, soprattutto che "non c'è un solo articolo nella Carta costituzionale che dica che è necessario il concorso dell'opposizione". Inoltre, ricorda il premier parlando nella hall dell'albergo di Varsavia che lo ospita, l'opposizione non deve dimenticare di aver cambiato il titolo V della Costituzione con "soli quattro voti di scarto", un gesto che non è stato "apprezzato" dall'attuale maggioranza.

CANDIDATURE - Il premier affronta anche il tema delle candidature del Pdl: "La polemica che si è fatta è deludente. Le candidature che ho letto sui giornali sono quasi tutte inventate. Se una persona però ha una o due lauree e conosce due o tre lingue, solo perché è andata in tv o ha fatto cose nell'informazione o nello spettacolo gli viene preclusa la politica". "Si dice sempre - prosegue - che il 50% debbano essere donne, poi quando vai a prendere delle candidate, che non ho scelto io e che sono venute a fare un corso, polemizzare per il semplice motivo che hanno un aspetto gradevole è di una delusione totale. Io escludo che ci sia una candidatura che non sia stata già attiva in An o in Forza Italia. Aspettiamo le liste. Io - conclude - faccio da supporter per Laura Comi, è bravissima e ha deciso di candidarsi alle Europee".

28 aprile 2009

 

"potere senza ritegno offende le donne"

Veronica Lario: "L'uso delle donne

per le Europee? Ciarpame senza pudore"

La moglie del premier: "Voglio che sia chiaro che io e i miei figli siamo vittime e non complici"

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Noemi, la 18enne che dice "papi" al premier

Veronica Lario, moglie del premier, con la figlia Barbara (Ansa)

Veronica Lario, moglie del premier, con la figlia Barbara (Ansa)

ROMA - "Ciarpame senza pudore". Così, Veronica Lario definisce, in una dichiarazione all'Ansa, l'uso delle candidature delle donne che a suo avviso si sta facendo per le elezioni europee. La signora Berlusconi ha deciso di mettere per iscritto in una mail - in risposta ad alcune domande sul dibattito aperto dall'articolo pubblicato lunedì dalla Fondazione Farefuturo - il suo stato d'animo di fronte a ciò che hanno scritto martedì i giornali sulle possibili candidate del Pdl alle europee. "Voglio che sia chiaro - spiega - che io e i miei figli siamo vittime e non complici di questa situazione. Dobbiamo subirla e ci fa soffrire".

LA DONNA IN POLITICA - Alla domanda su cosa pensa del ruolo delle donne in politica, alla luce delle polemiche di queste ore, Veronica Lario risponde che "per fortuna è da tempo che c'è un futuro al femminile sia nell'imprenditoria che nella politica e questa è una realtà globale. C'è stata la Thatcher e oggi abbiamo la Merkel, giusto per citare alcune donne, per potere dire che esiste una carriera politica al femminile". "In Italia - aggiunge la moglie del presidente del Consiglio - la storia va da Nilde Jotti e prosegue con la Prestigiacomo. Le donne oggi sono e possono essere più belle; e che ci siano belle donne anche nella politica non è un merito nè un demerito. Ma quello che emerge oggi attraverso il paravento delle curve e della bellezza femminile, e che è ancora più grave, è la sfrontatezza e la mancanza di ritegno del potere che offende la credibilità di tutte e questo va contro le donne in genere e soprattutto contro quelle che sono state sempre in prima linea e che ancora lo sono a tutela dei loro diritti".

 

DIVERTIMENTO DELL'IMPERATORE - "Qualcuno - osserva Veronica Lario - ha scritto che tutto questo è a sostegno del divertimento dell'imperatore. Condivido, quello che emerge dai giornali è un ciarpame senza pudore, tutto in nome del potere". La signora Berlusconi prende anche l'iniziativa di parlare della notizia secondo cui il premier sarebbe stato domenica notte in una discoteca di Napoli a una festa di compleanno d'una ragazza di 18 anni: "Che cosa ne penso? La cosa ha sorpreso molto anche me, anche perché non è mai venuto a nessun diciottesimo dei suoi figli pur essendo stato invitato".

28 aprile 2009(ultima modifica: 29 aprile 2009)

 

 

 

TRA "recuperati" Bonsignore, Iva Zanicchi, Albertini, Gargani, Zappalà, Antoniozzi.

Pdl e Europee: fuori "la rossa" Sozio,

dentro l'attrice ed ex tronista Ferranti

Toto-candidature in vista del voto di giugno: in pole anche l'ex annunciatrice Matera

La ex annunciatrice Rai Barbara Matera è una delle più probabili candidate del Pdl alle Europee di giugno

La ex annunciatrice Rai Barbara Matera è una delle più probabili candidate del Pdl alle Europee di giugno

In casa Pdl è tutto un rincorrersi di voci, conferme e smentite sulle possibili candidature alle Europee di giugno e sui "volti noti" annunciati dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Le liste dovranno essere presentate entro mercoledì mattina e fino a quel momento i coordinatori Ignazio la Russa e Denis Verdini lavoreranno a ritmi serrati, nel loro ufficio di dell’Umiltà, per risolvere gli ultimi nodi. I nomi dati quasi per certi sono quelli di Barbara Matera (ex annunciatrice Rai) e Camilla Ferranti (ex tronista di Uomini e donne e protagonista di Incantesimo). Non dovrebbero invece trovare spazio, a meno di sorprese dell’ultima ora, Eleonora Gaggioli (già attrice in Elisa di Rivombrosa) e Angela Sozio ("la rossa" che partecipò all'edizione numero tre del Grande Fratello).

LE ALTRE IN POLE E I "RECUPERATI" - In pole position ci sarebbero poi altre tre o quattro giovani scelte tra quelle che hanno partecipato al corso di formazione che si è tenuto la scorsa settimana a via dell’Umiltà. Tra queste Cristina Ravot, giovane cantante sassarese, Rachele Restivo, giornalista tv, e Laura Comi. Gli apparati di partito cercano di non far escludere "gli uscenti": dovrebbero essere "recuperati" i vari Bonsignore, Iva Zanicchi, Albertini, Gargani, Zappalà, Antoniozzi. Alcune delle deputate "precettate" dal premier, inoltre, dovrebbero correre per l’Europarlamento, per poi rinunciare una volta elette. Fra loro Gabriella Giammanco e Laura Ravetto, mentre sono in forse Annagrazia Calabria e Beatrice Lorenzin. Per An ci saranno sicuramente in lista Roberta Angelilli e Cristiana Muscardini, mentre si rincorrono le voci del possibile inserimento della figlia di Guido Bertolaso.

LA CRITICA DI FAREFUTURO - La parole definitiva sulle liste del Pdl e sulle "new entry" spetterà a Silvio Berlusconi. Intanto c'è spazio per una piccola polemica: in un editoriale il quotidiano online di FareFuturo, la fondazione promossa da Gianfranco Fini, ha criticato il Pdl per le candidature alle Europee, soprattutto per le candidature femminili e ha puntato il dito contro le veline e il "velinismo". "Le donne non sono gingilli da utilizzare come specchietti per le allodole" si legge. "Il Web Magazine della Fondazione FareFuturo non ha certo necessità di concordare con me ogni suo quotidiano intervento - ha detto, intervenendo in merito, il presidente della Camera -. È una condizione di libertà e di fiducia che può però portare, come nel caso odierno sulle candidature femminili per le prossime elezioni Europee, a valutazioni comprensibili ma eccessive, e pertanto non totalmente condivisibili".

 

27 aprile 2009(ultima modifica: 28 aprile 2009)

 

REPUBBLICA

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http://www.repubblica.it/

2008-04-29

Conversando con i giornalisti a Varsavia, il premier fa anche sapere

che al referendum del 21 giugno voterà "sì": "Non sono masochista"

Berlusconi: "Non serve l'opposizione

per riformare la Costituzione"

Sulla Lega: "Lo so che non saranno contenti del mio voto favorevole"

Berlusconi: "Non serve l'opposizione per riformare la Costituzione"

Silvio Berlusconi

VARSAVIA - Per riformare la Costituzione l'opposizione non serve. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi a Varsavia conversando con i giornalisti, oggi, al termine del vertice bilaterale italo-polacco: "Non c'è un solo articolo nella Costituzione che dica che è necessario il concorso dell'opposizione" per modificare la Carta costituzionale, ha detto il premier. Poi, Berlusconi ha rivelato che al referendum del 21 giugno voterà "sì": "Non sono masochista. Il referendum dà il premio di maggioranza al primo partito".

Dopo aver premesso che la maggioranza è "sempre aperta ad una discussione e a un confronto fresco con l'opposizione", Berlusconi ha aggiunto però che gli sembra "strano che da parte dell'opposizione oggi arrivino certe richieste", come quella di cambiare la Costituzione solo con l'accordo dell'opposizione.

A questa affermazione il premier "obbietta" che, tanto per iniziare, "non c'è una norma che lo preveda"; secondo, che è la stessa Costituzione a prevedere modalità di cambiamento e, soprattutto che "non c'è un solo articolo nella Carta costituzionale che dica che è necessario il concorso dell'opposizione".

Inoltre, ha aggiunto il premier parlando nella hall dell'albergo di Varsavia che lo ospita, l'opposizione non deve dimenticare di aver cambiato il titolo V della Costituzione con "soli quattro voti di scarto", un gesto che non è stato "apprezzato" dall'attuale maggioranza.

Berlusconi ha ricordato anche che "la Costituzione indica essa stessa come debba essere cambiata, quali maggioranze debbano esserci, le formule dei voti successivi in Parlamento e poi, alla fine, ci sono i referendum abrogativi. Tutto è quindi previsto. Non vedo - ha concluso - come si possa pensare ad una innovazione per la modifica della Costituzione che non è nella Carta stessa".

Sul referendum, oltre ad annunciare il suo "sì", il premier si è soffermato sul problema Lega. "Non abbiamo posto noi il problema ma puoi domandare all'avvantaggiato di votare no per un vantaggio che gli altri gli regalano e potrebbe essere confermato dal popolo?". A chi gli chiede della contrarietà della Lega sul referendum, il premier risponde: "E ci credo, se io fossi nei loro panni non sarei contento".

(28 aprile 2009)

 

 

 

La famiglia, i gossip. Così è nata l'ultima rottura in famiglia

Le candidature delle veline e la festa della diciottenne a Napoli le nuove micce

Lo strappo politico della first lady

"Mio marito come Napoleone"

di DARIO CRESTO-DINA

Lo strappo politico della first lady "Mio marito come Napoleone"

Berlusconi con la moglie ed il figlio

UNO sfregio familiare. La risposta è un attacco politico. Come due anni fa, quando, dopo i complimenti di Berlusconi alla Carfagna ("Se non fossi sposato, ti sposerei"), Veronica scrisse a Repubblica spiegando che lei non voleva essere la metà di niente.

Anche questa volta le sue parole all'Ansa sembrano concordate con i figli, soprattutto là dove, commentando la partecipazione del presidente del Consiglio alla festa di compleanno di una ragazza napoletana, Veronica Lario manifesta uno stupore che è una stilettata: "Che cosa ne penso? La cosa ha sorpreso molto anche me, anche perché non è mai venuto a nessun diciottesimo compleanno dei suoi figli pur essendo stato invitato".

Non pronuncia le parole "mio marito". Mai. Una scelta precisa dietro alla quale c'è una nuova rottura. Una bufera davvero inattesa. "Mi spiace che Veltroni si sia dimesso. Mi sembra che il centrosinistra non ci sia più", mi aveva detto un mese fa a Macherio Veronica Lario. Poi aveva aggiunto: "Mio marito insegue lo spirito di Napoleone, non quello del dittatore. Il vero pericolo è che in questo paese la dittatura arrivi dopo di lui, se muore la politica come temo stia succedendo". Voleva dire che il Cavaliere stava correndo su una strada senza ostacoli. Senza opposizione. Che il suo obiettivo era il Quirinale. Scherzando le avevo fatto notare che la paura più grande del premier poteva essere ancora lei. Lei e l'effetto Veronica. "Le cose vanno un po' meglio - aveva risposto - Io faccio soltanto la nonna, seguo Alessandro, il bimbo di Barbara e devo riconoscere che anche mio marito si è innamorato di lui. Trascorre ore a farlo giocare, spesso anche da solo".

Aveva ribadito che le voci di divorzio erano infondate, ripetendo ciò che aveva spiegato un anno prima: "Potrei dire che ci sto pensando da dieci anni e che sono lenta a prendere le decisioni. Non avere compiuto questo passo ha dato risultati molto positivi per i miei figli. Ora sono serena, non ho pensieri di questo tipo. Voglio stare fuori da tutto e non fare nessun tipo di dichiarazioni". Aveva preferito parlare della crisi, dei contrasti tra Tremonti e Draghi sugli interventi anti-recessione ("Chi sbaglia dovrà dimettersi, credo"), dell'azione del governo che non la convinceva fino in fondo. Delle polemiche sul testamento biologico: "La tecnica oggi ci impone dubbi più grandi di noi". Della lotta di Beppino Englaro: "È stato linciato. Non doveva essere permessa una cosa del genere".

Insomma, era serena. Fino a ieri sera. A farla scattare sono state le critiche sulle liste elettorali del centrodestra per le europee avanzate dalla Fondazione "Fare futuro" e l'articolo di questo giornale sulla notte napoletana del premier. Veronica è scesa in campo, trasferendo la dignità sua e dei suoi figli dentro il teatro della politica. Come in quel giorno di fine gennaio di due anni fa. Quarantotto righe che fecero il giro del mondo: "Con difficoltà vinco la riservatezza che ha contraddistinto il mio modo di essere nel corso dei 27 anni trascorsi accanto a un uomo pubblico, imprenditore prima e politico illustre poi, qual è mio marito. Ho affrontato gli inevitabili contrasti e i momenti più dolorosi che un lungo rapporto coniugale comporta con rispetto e discrezione. Ora scrivo per esprimere la mia reazione alle affermazioni svolte da mio marito nel corso della cena di gala che ha seguito la consegna dei Telegatti, dove, rivolgendosi ad alcune delle signore presenti si è lasciato andare a considerazioni per me inaccettabili".

Una festa, una donna. Mara Carfagna. Veronica Lario continuava così: "Sono affermazioni che interpreto come lesive della mia dignità, affermazioni che per l'età, il ruolo politico e sociale, il contesto familiare (due figli da un primo matrimonio e tre figli dal secondo) della persona da cui provengono, non possono essere ridotte a scherzose esternazioni. A mio marito e all'uomo pubblico chiedo quindi pubbliche scuse, non avendone ricevute privatamente". E ancora: "Ho sempre considerato le conseguenze che le mie eventuali prese di posizione avrebbero potuto generare a carico di mio marito nella sue dimensione extra familiare e le ricadute che avrebbero potuto esserci sui miei figli.

Questa linea di condotta incontra un unico limite, la mia dignità di donna che deve costituire anche un esempio per i propri figli, diverso in ragione della loro età e del loro sesso. Oggi nei confronti delle mie figlie femmine, ormai adulte, l'esempio di donna capace di tutelare la propria dignità nei rapporti con gli uomini assume un'importanza particolarmente pregnante, almeno quanto l'esempio di madre capace di amore materno che mi dicono rappresento per loro".

(29 aprile 2009)

 

 

 

 

 

 

 

 

La moglie del premier attacca dopo l'articolo su "Fare Futuro"

"Io e i miei figli siamo vittime e non complici di questa situazione"

Veronica Lario: "Le veline candidate?

"Ciarpame senza pudore per il potere"

Difende il ruolo delle donne nella politica "da Nilde Jotti alla Prestigiacomo"

"Ma qui emerge la sfrontatezza e la mancanza di pudore"

Veronica Lario: "Le veline candidate? "Ciarpame senza pudore per il potere"

Veronica Lario con Silvio Berlusconi

*

Multimedia

* LE POSSIBILI CANDIDATE

ROMA - "Ciarpame senza pudore". Il vaso si è colmato di nuovo e Veronica Lario esplode come già fece alla fine di gennaio di due anni fa con la famosa lettera a Repubblica. Questa volta, la moglie del premier attacca sull'uso delle candidature delle donne che a suo avviso si sta facendo per le elezioni europee.

Questa volta, Veronica Lario ha deciso di mettere per iscritto in una mail - in risposta ad alcune domande poste dall'Ansa sul dibattito aperto dall'articolo pubblicato ieri dalla Fondazione Farefuturo - il suo stato d'animo di fronte a ciò che hanno scritto oggi i giornali sulle possibili candidate del Pdl alle europee. "Voglio che sia chiaro - spiega - che io e i miei figli siamo vittime e non complici di questa situazione. Dobbiamo subirla e ci fa soffrire".

Alla domanda su cosa pensa del ruolo delle donne in politica, alla luce delle polemiche di queste ore, Veronica Lario risponde: "Per fortuna da tempo c'è un futuro al femminile sia nell'imprenditoria che nella politica e questa è una realtà globale. C'è stata la Thatcher e oggi abbiamo la Merkel, giusto per citare alcune donne, per potere dire che esiste una carriera politica al femminile".

"In Italia - aggiunge la moglie del presidente del Consiglio - la storia va da Nilde Jotti e prosegue con la Prestigiacomo. Le donne oggi sono e possono essere più belle; e che ci siano belle donne anche nella politica non è un merito nè un demerito. Ma quello che emerge oggi attraverso il paravento delle curve e della bellezza femminile, e che è ancora più grave, è la sfrontatezza e la mancanza di ritegno del potere che offende la credibilità di tutte e questo va contro le donne in genere e soprattutto contro quelle che sono state sempre in prima linea e che ancora lo sono a tutela dei loro diritti".

"Qualcuno - osserva Veronica Lario - ha scritto che tutto questo è a sostegno del divertimento dell'imperatore. Condivido: quello che emerge dai giornali è un ciarpame senza pudore, tutto in nome del potere".

La signora Berlusconi prende anche l'iniziativa di parlare della notizia, pubblicata oggi da la Repubblica, secondo cui il premier sarebbe stato domenica notte in una discoteca di Napoli a una festa di compleanno d'una ragazza di 18 anni: "Che cosa ne penso? La cosa mi ha sorpreso molto, anche perchè non è mai venuto a nessun diciottesimo dei suoi figli pur essendo stato invitato".

Berlusconi: "Candidature inventate". E proprio poche ore prima, lo stesso premier era intervenuto da Varsavia sul tema sollevato da "Fare Futuro". Berlusconi definisce "deludenti" le polemiche sulle "soubrette" nelle liste del Pdl: "Le candidature che ho letto sui giornali sono quasi tutte inventate. E' veramente assurdo - continua - che se una persona ha una o due lauree e conosce due o tre lingue, per il solo motivo che sia stato in tv o abbia fatto cose nell'informazione o nello spettacolo sia da considerarsi preclusa per quanto riguarda la politica".

Il premier si lamenta delle critiche: "Si dice sempre che si vuole il 50 per cento di donne. Poi quando vai a prendere candidate, che non ho scelto io, e che vengono a fare un corso, per il semplice motivo che hanno un aspetto gradevole si polemizza. È Una delusione totale. Escludo comunque che ci sia qualche candidata che non sia stata attiva in An o in Forza Italia". Berlusconi 'sponsorizza' però uno dei nomi usciti sulla stampa. "Sono supporter di Lara Comi, è bravissima".

Non sapeva ancora che Veronica Lario era pronta a lanciare il suo secondo grande attacco.

(28 aprile 2009)

 

L'UNITA'

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http://www.unita.it

2009-04-29

Un rampollo reale a Strasburgo

di Susanna Turco

La conferenza stampa di presentazione si conclude nel modo più consono. Con Emanuele Filiberto, neocandidato Udc al parlamento europeo, che concede alle ragazze dell'ufficio del gruppo centrista una bella foto di gruppo. Così, come accadrebbe per una qualunque starlette della televisione. E in effetti, le cose stanno proprio così: da ieri anche il partito di Casini ha il suo velino da lanciare a Strasburgo. Emanuele Filiberto di Savoia, variopinto rampollo della nota dinastia che una volta regnò sull'Italia, reduce dai successi televisivi di Ballando con le stelle, Quelli che il calcio, i Raccomandati eccetera si lancia in politica, con la benedizione del padre Vittorio Emanuele.

Quali siano le credenziali da esportare oltralpe è lui stesso a spiegarlo. "Parlo cinque lingue, conosco personalmente la metà dei capi di Stato rappresentati nel Parlamento europeo e sono imparentato con l'altra metà". Ho conoscenze, ho parenti. Decisamente un "cuore italiano", come è scritto negli appunti che Emanuele Filiberto ha correttamente compitato prima di attaccarsi al microfono. Nonostante i pochi anni passati in Italia il principe ha recuperato in fretta, non c'è che dire. E infatti, promette una campagna elettorale "in mezzo alla gente". "Di mattina nei caffè, il pomeriggio nei mercati": molto volenteroso, qualcuno gli spieghi che i mercati mediamente si tengono la mattina.

Lo slogan "I valori per l'Italia, per il futuro dell'Europa". Mezzo di diffusione privilegiato, internet. Sulla rete, peraltro, giace ancora il sito del suo "movimento culturale", Valori e futuro (www.valoriefuturo.it). Contiene autentiche perle, come l'intervento autografo di qualche tempo fa nel quale Emanuele Filiberto spiega che "è per avere il consenso della gente che vado alle trasmissioni" e che il "mondo politico e culturale italiano, e non solo, è affetto da inguaribile muffa". Proprio così, inguaribile muffa. A "guarirla", per così dire, adesso vuol pensarci lui.

28 aprile 2009

 

 

 

 

 

 

Europee, Veronica Lario stronca le candidaure europee del Pdl

"Ciarpame senza pudore". Così, Veronica Lario definisce, in una dichiarazione, l'uso delle candidature delle donne che a suo avviso si sta facendo per le elezioni europee. La signora Berlusconi ha deciso di mettere per iscritto in una mail - in risposta ad alcune domande sul dibattito aperto dall'articolo pubblicato ieri dalla Fondazione Farefuturo - il suo stato d'animo di fronte a ciò che hanno scritto i giornali sulle possibili candidate del Pdl alle europee.

"Voglio che sia chiaro - spiega - che io e i miei figli siamo vittime e non complici di questa situazione. Dobbiamo subirla e ci fa soffrire". Alla domanda su cosa pensa del ruolo delle donne in politica, alla luce delle polemiche di queste ore, Veronica Lario risponde che "per fortuna è da tempo che c'è un futuro al femminile sia nell'imprenditoria che nella politica e questa è una realtà globale. C'è stata la Thatcher e oggi abbiamo la Merkel, giusto per citare alcune donne, per potere dire che esiste una carriera politica al femminile".

"In Italia - aggiunge la moglie del presidente del Consiglio - la storia va da Nilde Jotti e prosegue con la Prestigiacomo. Le donne oggi sono e possono essere più belle; e che ci siano belle donne anche nella politica non è un merito nè un demerito. Ma quello che emerge oggi attraverso il paravento delle curve e della bellezza femminile, e che è ancora più grave, è la sfrontatezza e la mancanza di ritegno del potere che offende la credibilità di tutte e questo va contro le donne in genere e soprattutto contro quelle che sono state sempre in prima linea e che ancora lo sono a tutela dei loro diritti".

"Qualcuno - osserva Veronica Lario - ha scritto che tutto questo è a sostegno del divertimento dell'imperatore. Condivido, quello che emerge dai giornali è un ciarpame senza pudore, tutto in nome del potere". La signora Berlusconi prende anche l'iniziativa di parlare della notizia, pubblicata oggi da la Repubblica, secondo cui il premier sarebbe stato domenica notte in una discoteca di Napoli a una festa di compleanno d'una ragazza di 18 anni: "Che cosa ne penso? La cosa ha sorpreso molto anche me, anche perchè non è mai venuto a nessun diciottesimo dei suoi figli pur essendo stato invitato".

Intanto si sono chiuse le liste per le europee. Il deputato Pd Roberto Giachetti trova stucchevole e ipocrita il dibattito sulle candidature delle "veline". "Perché non si parla anche dei velini?", dice. " Le candidature maschili avvengono forse in modo diverso? Tra queste c'è una selezione di merito? ".

E in effetti fra le ultime novità c'è la candidatura di Emanuele Filiberto di Savoia, reduce dal successo di "ballando sotto le stelle" nelle liste dell'Udc. Il principino si presenta "in nome dei valori della famiglia e cristiani" e, quanto alla sua dote politica dice "conosco la metà dei capi di stato europei e l'altra metà sono miei parenti".

A proposito di parentele, con Berlusconi correrà anche Clemente Mastella, mentre sembra tramontare la candidatura di Paolo Cirino Pomicino (potrebbe però presentarsi la figlia).

Polemiche ancora aperte sulle candidature femminili del Pdl. Vittoria Franco (Pd) accusa: "La candidatura in massa di veline alle europee da parte del premier è uno scandalo". Ma non si sa ancora quali e quante new entries ci saranno nelle liste Pdl, dove sono riconfermati tutti o quasi tutti gli uscenti.

Il Pd ha chiuso le liste una settimana fa. Dario Franceschini ha deciso di non candidare se stesso nè altri leader come candidati di bandiera, ma solo persone che poi resteranno davvero nel Parlamento europeo. Tra questi c'è il giornalista del Tg1, David Sassoli. Il leader del Pd continua la sua battaglia non solo contro Berlusconi, capolista in tutte le circoscrizioni, ma anche contro il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, che ha fatto la stessa scelta. Di Pietro è capolista in quattro circoscrizioni su cinque, nelle Isole il nome di punta è Leoluca Orlando.

Nell'Udc oltre a Emanuele Filiberto di Savoia ci sarà, nella testa di lista, per la circoscrizione nord-ovest Magdi Cristiano Allam.

La sinistra comunista, che mette insieme Rifondazione comunista e Pdci, Socialismo 2000 di Cesare Salvi e Consumatori uniti, sarà l'unica sulle schede elettorali delle europee ad avere falce e martello. "Siamo l'unico voto utile", sostiene Oliviero Diliberto . I capilista: Vittorio Agnoletto nel Nord-ovest e al Sud, il segretario Pdci Diliberto al Centro, Lidia Menapace nelle isole e l'astrofisica Margherita Hack nel Nord-est.

Nel Nord-est si presenta anche la lista Bonino Emma con Bonino (capolista), Marco Pannella, Marco

Cappato.

28 aprile 2009

 

 

 

 

 

il SOLE 24 ORE

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2009-04-29

Berlusconi, per le Europee candidature inventate

29 aprile 2009

"Dai nostri archivi"

Berlusconi: "Franceschini è un catto-comunista"

Presidenza Rai: no del governo a un Petruccioli-bis

Sfida a distanza tra Berlusconi e Veltroni sul voto in Sardegna

Soru replica a Berlusconi: "Dice falsità"

Irak: in testa la lista del primo ministro al-Maliki

Affronta il tema dopo il vertice itaolo-polacco. Esclude che ci sia qualche candidata che non sia stata attiva in An o in Forza Italia e comunque si dichiara supporter di Lara Comi

 

Il premier Silvio Berlusconi interviene sulle polemiche suscitate dalla scelta del Pdl di inserire in lista per le europee le candidature di donne che provengono dal mondo dello spettacolo: "E' deludente - ha affermato il premier da Varsavia nella tarda serata di martedì - la polemica che si è fatta sulle candidature che sono quasi tutte inventate, quelle che ho letto sui giornali".

Berlusconi ha affontato l'argomento incontrando i giornalisti al termine del primo vertice bilaterale italo-polacco della storia, nel corso del quale ha incontrato il primo ministro Donald Tusk. E le agenzie hanno battuto le sue dichiarazioni alcune decine di minuti prima che sull'Ansa apparissero le dichiarazioni della moglie, Veronica Lario, che ha definito "ciarpame senza pudore" le candidature delle veline.

"E' veramente assurdo - ha affermato il presidente del Consiglio a Varsavia - che se una persona ha una o due lauree e conosce due o tre lingue, per il solo motivo che sia stato in tv o abbia fatto cose nell'informazione o nello spettacolo sia da considerarsi preclusa per quanto riguarda la politica".

"Si dice sempre che si vuole il 50 per cento di donne - ha aggiunto - poi quando vai a prendere candidate, che non ho scelto io, e che vengono a fare un corso, per il semplice motivo che hanno un aspetto gradevole si polemizza. È una delusione totale. Escludo comunque che ci sia qualche candidata che non sia stata attiva in An o in Forza Italia". Il premier 'sponsorizza' comunque uno dei nomi usciti sulla stampa. "Sono supporter di Lara Comi, è bravissima".

29 aprile 2009

 

 

 

 

 

 

Veronica Lario: "Le veline-candidate? Ciarpame senza pudore"

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28 aprile 2009

Veronica Lario foto / DANIEL DAL ZENNARO/ANSA /ji

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Berlusconi, per le Europee candidature inventate

PHOTOGALLERY

Elezioni europee: le possibili candidate

"Dai nostri archivi"

Sorpresa, al Nord si vive più che al Sud

Le donne danno i numeri, tutti i numeri sulle donne

VISTI DA LONTANO / Quella battuta "machista" di Berlusconi

Roma, ancora un caso di violenza sessuale. Alemanno: "Nuove misure per la sicurezza delle donne"

Concerto per poeta e orchestra

"Ciarpame senza pudore". Così, Veronica Lario definisce, in una dichiarazione all'Ansa, l'uso delle candidature delle donne che a suo avviso si sta facendo per le elezioni europee. La signora Berlusconi ha deciso di mettere per iscritto in una mail - in risposta ad alcune domande sul dibattito aperto dall'articolo pubblicato ieri dalla Fondazione Farefuturo - il suo stato d'animo di fronte a ciò che hanno scritto oggi i giornali sulle possibili candidate del Pdl alle europee. "Voglio che sia chiaro - spiega - che io e i miei figli siamo vittime e non complici di questa situazione. Dobbiamo subirla e ci fa soffrire". Alla domanda su cosa pensa del ruolo delle donne in politica, alla luce delle polemiche di queste ore, Veronica Lario risponde che "per fortuna è da tempo che c'è un futuro al femminile sia nell'imprenditoria che nella politica e questa è una realtà globale. C'è stata la Thatcher e oggi abbiamo la Merkel, giusto per citare alcune donne, per potere dire che esiste una carriera politica al femminile". "In Italia - aggiunge la moglie del presidente del Consiglio - la storia va da Nilde Jotti e prosegue con la Prestigiacomo. Le donne oggi sono e possono essere più belle; e che ci siano belle donne anche nella politica non è un merito né un demerito. Ma quello che emerge oggi attraverso il paravento delle curve e della bellezza femminile, e che è ancora più grave, è la sfrontatezza e la mancanza di ritegno del potere che offende la credibilità di tutte e questo va contro le donne in genere e soprattutto contro quelle che sono state sempre in prima linea e che ancora lo sono a tutela dei loro diritti".

"Qualcuno - osserva Veronica Lario - ha scritto che tutto questo è a sostegno del divertimento dell'imperatore. Condivido, quello che emerge dai giornali è un ciarpame senza pudore, tutto in nome del potere".

Berlusconi non è mai venuto al diocettesimo dei figli

La signora Berlusconi prende anche l'iniziativa di parlare della notizia, pubblicata martedì da "la Repubblica", secondo cui il premier sarebbe stato domenica notte in una discoteca di Napoli a una festa di compleanno d'una ragazza di 18 anni: "Che cosa ne penso? La cosa ha sorpreso molto anche me, anche perché non è mai venuto a nessun diciottesimo dei suoi figli pur essendo stato invitato".

28 aprile 2009

 

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